Laureato il: 2/12/2016
Tesi: Forecasting Peruvian Presidential Election Using Supervised Aggregated Sentiment Analysis
Parla un ottimo italiano, ma il suo accento spagnolo rivela fin dalle prime battute che il suo viaggio per arrivare a Pisa non è stato breve. Florencio, che viene da Perù, ha addirittura attraversato l’Oceano per frequentare la laurea magistrale in Business Informatics. È arrivato in Italia dopo una laurea in Ingegneria Informatica a Lima. “Volevo fare un master nel vecchio continente per conoscere un’altra cultura, così ho fatto domanda per una borsa Erasmus tra Europa e America latina”, racconta. È arrivato a Pisa attirato dalla sua buona posizione nel ranking universitario, e sul corso di laurea in Business Informatics non ha dubbi: “Mi piace questo programma, perché oltre all’informatica si studia anche economia che permette di capire come funziona un’azienda”.
La politica su Twitter – Quando nella primavera dello scorso anno Florencio si è trovato di fronte alla scelta dell’argomento per la sua tesi, il Peru era in pieno fermento da campagna elettorale. Le elezioni si sarebbero tenute a inizio giugno e il tesista ha colto l’occasione per proporre uno studio su un algoritmo di predizione. Era possibile che lui, dalla sua scrivania in Italia, potesse indovinare meglio di chiunque altro chi avrebbe vinto nel suo Paese, a 10.000 Km di distanza?
Florencio ha deciso di provarci, sfruttando dati provenienti da uno dei più famosi social network. “Mi sono basato su Twitter. Ho raccolto informazioni sul social network per un periodo di due mesi fino al giorno delle elezioni”, spiega. Attraverso analisi sui testi di Twitter associati ai nomi dei candidati e relativi partiti politici, Florencio ha fatto una vera e propria previsione dei risultati elettorali e l’ha pubblicata su internet. Il risultato? I numeri dello studente di Business Informatics si sono avvicinati di molto al risultato effettivo, battendo in accuratezza anche molti sondaggi istituzionali.
“L’algoritmo era già stato usato durante altre elettorali, in Italia, Francia e Stati Uniti, con buoni risultati. Tuttavia non era scontato che funzionasse anche in Peru, dove il numero di utenti Twitter è molto basso, solo 5 milioni su una popolazione abilitato per votare di 20”, prosegue. Per questo il tesista ha eseguito anche tutta una serie di analisi addizionali, per creare un modello in grado di restituire un risultato che si avvicinasse il più possibile a quello finale.
Se vince l’outsider – Per Florencio il primo turno delle elezione peruviane era particolarmente interessante. “C’era un candidato semi-sconosciuto, praticamente senza un passato politico. Nonostante questo, il suo gradimento è andato crescendo nei mesi e il motivo era che aveva iniziato a fare campagna sui social”. Incuriosito da questi dati, ha colto l’occasione della tesi per capire qualcosa di più sul rapporto tra politica e social network.
Un contratto a Pisa – Adesso Florencio lavora in un’azienda, dove si occupa di analisi di big data: “Ho un contratto a tempo determinato per un anno. Qui mi trovo bene, sto imparando tanto”. Sul futuro ancora non ha deciso: “Per ora rimango in Italia, dopo vediamo che succede, anche in base a quello che offre il mercato”. Le opportunità non mancano, dal mondo delle aziende a quello della ricerca. L’importante, sostiene a più riprese, è rimanere nell’ambito in cui ha studiato. “Il mio sogno nel cassetto? Tornare un giorno nel mio Paese a fare ricerca. In Perù sono in pochi a voler intraprendere questa carriera, le stime dicono che servirebbero almeno 15.000 ricercatori in più”.