Nome: Federico Nervi
Laureato il: 29/04/2016
Tesi: Modelli e metodi di ottimizzazione in ambito home care: approcci robusti
Federico si è iscritto alla laurea magistrale in Business Informatics dopo una triennale in matematica. È arrivato a Pisa da Genova in cerca di in un ambito in cui applicare le sue conoscenze.
La sua tesi, un lavoro di ricerca operativa di stampo matematico, è stata svolta nell’ambito della ricerca all’interno del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa.
Cure a domicilio – Quando Federico ha iniziato il suo stage, i relatori di tesi lo hanno inserito all’interno di un progetto di ricerca già avviato.
La tesi prevedeva l’elaborazione di un modello per gestire il personale medico nelle cure a domicilio. “In questi contesti spesso c’è da gestire un’incertezza, legata per esempio a un imprevisto che all’ultimo momento impedisce al medico o all’infermiere di andare dal paziente e quindi effettuare la visita”, spiega Federico, che durante la triennale aveva lavorato su problematiche simili, anche se legate all’ambito dei trasporti ferroviari. “Possiamo fare un paragone con i treni: se si verifica un guasto devo gestire una situazione di imprevedibilità, così come se un paziente richiede più visite del previsto oppure se quel giorno non ci sono abbastanza operatori per effettuare le visite di routine”, prosegue.
Negli ultimi anni c’è stato un importante incremento dei servizi sanitari ambulatoriali all’interno delle dimore private, anche grazie a numerosi studi che affermano che i pazienti ne traggono un vantaggio da un punto di vista della qualità della vita mentre per i sistemi sanitari si registra un risparmio. In particolare, a partire dagli anni ’80 si è visto che alcune terapie, tra cui le cure palliative, è meglio farle a casa.
Il modello – “Il mio modello si contestualizza bene nel settore cure palliative, dove le persone che sono a casa potrebbero richiedere una visita in più in caso di aggravamento delle condizioni di salute. Se si riesce a gestire questo tipo di imprevisti non si rischia di mandare in crisi il sistema”, racconta Federico.
Il tesista ha lavorato sul miglioramento di modelli in ambito sanitario anche se, trattandosi di ricerca di base, molti risultati potrebbero essere utilizzati nei campi più disparati. Perché anche se declinata in ambito sanitario, stiamo comunque parlando di una rete. Una rete logistica su grafo, per la precisione, che assomiglia anche a quella della turnazione del personale dei treni che Federico aveva già studiato.
Ricercatore o prof? – Federico dice di aver scelto la laurea in Business Informatics per “la libertà nel piano di studi”. Il tesista, infatti, deve ancora fare i conti con un altro tipo di incertezza, quella legata alla sua vita professionale dopo la laurea. “Devo ancora valutare se rimanere nella ricerca, e quindi proseguire con un dottorato, oppure spostarmi su una realtà aziendale. A due settimane dalla laurea ho già ricevuto più di dieci offerte di lavoro da parte di aziende italiane e straniere”.
Infine, un’ultima opzione, insolita per un laureato in informatica di questi tempi, è l’insegnamento nelle scuole superiori: “Del lavoro di insegnante mi piace il tipo di relazione che puoi instaurare con i tuoi studenti, un rapporto che difficilmente puoi creare in altri contesti”.